Musei di Sassari e provincia: quali visitare assolutamente

La città del nord Sardegna non è direttamente toccata dal mare, ma poco importa. Ci sono molte cose da vedere in questa località di storia e arte. I musei di Sassari sono l’emblema di una ricchezza culturale ancestrale e moderna, piena di fascino. Varcare la soglia dei palazzi che custodiscono le tracce di questo patrimonio è il modo migliore per conoscere la Sardegna e una delle zone più autentiche.

Sassari: città regia di grande bellezza

cosa fare a sassariQuesta parte dell’Isola gode di fama mondiale. La provincia di Sassari è rinomata in tutto il mondo anche se forse non tutti associano il nome di questa provincia agli scenari da sogno meglio conosciuti come Costa Smeralda. Eppure è così, Sassari è la città di riferimento di un territorio viene invidiato in tutto il mondo. È sede dell’Università, località turistica, polo di attrazione per chi cerca lavoro nella zona, ma soprattutto un paradiso di sabbie bianche e mare mozzafiato. Ma oltre alle spiagge cosa c’è?

I simboli della città sono la piazza principale, piazza d’Italia, è la famosa Fontana di Rosello. Le origini del contesto urbano odierno sono medievali, ma come in molti altri luoghi della Sardegna, le vere radici si perdono nella notte dei tempi e anche l’archeologia può mostrarne solo una parte superficiale. Tra chiese, cattedrali e strade più odierne, la proposta museale si prefigge di integrarsi con la cultura cittadina, fornendo un servizio di diffusione della cultura, ma anche di creazione e interpretazione del patrimonio. Vediamo quali sono i musei di Sassari da visitare.

Museo nazionale archeologico ed etnografico G.A. Sanna

Il museo risale al 1932. Nacque allora con l’obiettivo di trovare un luogo idoneo alla conservazione del materiale archeologico che il senatore Giovanni Antonio Sanna raccolse durante la sua vita. Le sezioni sono tre:

  • Archeologica
  • Pinacoteca
  • Etnografica

Grazie a questa esposizione è possibile attraversare la vastità della storia isolana. La prima sezione consente di ammirare reperti che testimoniano l’antica storia della civiltà sarda, partendo dal paleolitico fino al medioevo. Numerosi i bronzetti di epoca nuragica, simbolo di grande rilevanza della straordinaria abilità dei popoli id un tempo. Altri oggetti esposi sono le ceramiche e gli utensili, le statuette di altro materiale, che si affiancano ad altri elementi espositivi, come le ricostruzioni dei villaggi nuragici e delle domus de janas. Insomma, c’è davvero da restare a bocca aperta. I mosaici delle vecchie ville romane, le maschere in terracotta e i monili aggiungono alla collezione ancora più pregio.

Nella Pinacoteca sono conservati quadri di grande bellezza, degli artisti sardi dal ‘300 in poi. La Sardegna ebbe una sua scuola di pittura, tra cui si ricorda uno dei più illustri rappresentanti, il Maestro di Ozieri. Ai suoi quadri sono stati affiancati quelli di Marghinotti, Ballero, Delitala. Troviamo anche qualche quadro di autore fiammingo.

Nella sezione etnografica si ha l’opportunità di conoscere da vicino gli usi e i costumi tipici della Sardegna. Un bel repertorio di oggetti provenienti dal mondo del lavoro e dalla vita quotidiana illustra il contesto antropologico di appartenenza.

Il museo della Brigata Sassari

Tra le cose da vedere a Sassari vogliamo segnalare questo museo, che ha compiuto più di venticinque anni. Dal 1992, anno della sua realizzazione, viene conservata, esposta e illustrata la storia della Brigata Sassari, unità militare che venne costituita nel 1915, solo con leve provenienti dalla regione.

L’edificio che ospita l’esposizione si trova in piazza Castello, dentro la caserma Lamarmora, parte del castello aragonese. Forse non lo troverete in tutte le guide di Sassari, ma ve lo consigliamo.

La visita agli ambienti del museo prevedere l’ingresso in cinque diverse sale, ognuna delle quali affronta uno specifico argomento riguardante la Brigata.

  • Sala 1: Notizie generali e introduttive
  • Sala 2: Fotografie d’epoca delle battaglie principali
  • Sala 3: Ricostruzione di una trincea della Prima Guerra Mondiale
  • Sala 4: Ricostruzione e analisi della vita al fronte
  • Sala 5: La storia della Brigata dopo la Prima Guerra mondiale

La storia di questo reggimento, con personale esclusivamente sardo non ha mai smesso di affascinare il popolo di Sardegna e non solo. Fece parte degli schieramenti su Roma, dove si sciolse in seguito ai combattimenti per la difesa della Capitale. Nel 1988 venne ricostituita. Dai nemici venivano chiamati “Diavoli Rossi”. La Brigata è parte della storia d’Italia e quella storia l’ha scritta con sudore e sangue. Una visita al museo può contribuire a comprenderne l’importanza.

Scavo Archeologico Barbacane e Castello Aragonese

pinacoteca nazionale di sassariNon è un vero e proprio museo, ma uno scavo archeologico che si addentra nel castello che gli aragonesi costruirono intorno al 1330. Interessante scoprire quale storia ha attraversato questo pezzo di Sassari, tra sede dell’inquisizione e fortezza. Proprio la fortezza ebbe ovviamente una funzione militare, ma venne poi abbattuta sul finire del 1800, per fare spazio alla caserma.
Lo scavo del Barbacane è una delle attrattive di Sassari. Costruita tra il 1400 e il 1500 dentro il fossato, grazie agli scavi è possibile vedere l’intera struttura e gli elementi caratteristici della funzione difensiva, che la rendono estremamente suggestiva. I buchi per gli archibugi, che si trovano su due corridoi spessi e lunghi circa 80 metri, consentivano di scappare da eventuali attacchi nemici senza alcun rischio.

Sassari è una città da visitare tutta, senza lasciarsi sfuggire un angolo. La storia non è solo tra le quattro mura di un museo, nelle tracce di un pennello su una tela o nelle pietre di una fortezza. La storia è ovunque, nel vento di Sassari e provincia, che racconta storie di mare e di terra. La storia è anche nelle gallerie d’arte di Sassari, città che ha sempre mostrato un occhio di riguardo per il senso estetico, la cultura e le forme d’arte in genere. Visita questa città, lasciati stupire dagli angoli più nascosti e dai monumenti più imponenti.


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