Regola delle 5 w: che cos’è e a che serve
Per la regola delle 5 W dobbiamo dire grazie agli inglesi. Il giornalismo anglosassone ha ideato questo schema per strutturare un articolo o un discorso in modo chiaro e conciso. Questa definizione indica una serie di cinque domande che orientano la scrittura di un articolo, soprattutto nell’attacco iniziale. Ti raccontiamo la storia dietro questo caposaldo della tecnica giornalistica e come può esserti utile per scrivere articoli impeccabili.
Regola delle 5 w: le origini
Alla base di questa tecnica c’è una storia molto antica. Un articolo di giornale ha una struttura ben precisa perché nel corso del tempo si è a lungo discusso su quali fossero i metodi migliori di esposizione degli argomenti. Dietro quest’apparente questione tecnica c’è un approfondimento ulteriore sui meccanismi di conoscenza e apprendimento. Tematiche che sono state esplorate molto prima della nascita del giornalismo.
Furono i filosofi per primi ad interrogarsi su come fare ricerca su un determinato argomento riuscendo a sviscerarlo completamente. Forse il primo ad un utilizzare una tecnica simile alla regola delle 5 w fu il retore Ermagora di Temno. La sua argomentazione si basava su sette “topoi”:
- Quis
- Quid
- Quando
- Ubi
- Cur
- Quem ad modum
- Quibus adminiculis
Da questo primo contributo ne scaturirono altri, da Cicerone a Giulio Vittore, da Boezio fino a Givanni di Salisbury nel XII secolo.
È interessante indagare l’origine della struttura di un articolo perché ci pone di fronte alla riflessione sugli elementi del giornalismo che si intrecciano con le questioni filosofiche, come i meccanismi di apprendimento e comunicazione, ma non solo. È importante comprendere come si è evoluto il modo di raccontare i fatti anche dal punto di vista giuridico. La divulgazione di notizie false o tendenziose è un tema della giurisprudenza, molto importante e sentito negli ultimi anni.
Primi esempi di regola delle 5 w
San Tommaso D’Aquino in tempi non sospetti individuò quali erano gli elementi peculiari dell’azione morale, esponendo il suo pensiero nella sua opera principale.
Il concetto più rilevante su cui si sofferma è la distinzione tra l’oggetto dell’azione e il soggetto. Le circostanze in cui il soggetto agisce conferiscono un significato diverso all’azione. Se applichiamo questa riflessione alla questione giornalistica è facile comprendere quanto sia importante comunicare un caso di furto sottolineando le condizioni che hanno spinto al fatto, se necessità primarie o altro.
Gli elementi individuati da Tommaso d’Aquino sono simili ai quesiti della mappa concettuale delle 5 w formulata in tempi più recenti:
- Quis
- Quid
- Quando
- Ubi
- Cur
- Quantum
- Quomodo
- Quibus Auxilis
È facile capire come scrivere un articolo di giornale sfruttando queste indicazioni. Anche attualmente questo schema ci offre l’introduzione perfetta per una cronaca, come nel caso del furto di cui abbiamo parlato prima. Nel primo paragrafo rientrerebbero le informazioni principali:
- Chi lo ha commesso
- Che cosa ha rubato
- Quando è avventuo il furto
- Il luogo/i luoghi del fatto
- La motivazione
A queste prime domande che rispondono allo schema delle 5 w si aggiungono:
- Quanto ha rubato
- In che modo
- Con quali mezzi
Grazie a questi approfondimenti si può scrivere un articolo di giornale completo, esaustivo ed oggettivo.
Come scrivere un articolo di giornale
Le cinque w sono un classico del giornalismo, uno dei pilastri portanti dell’informazione. Sono utilizzati come punti fondamentali nell’introduzione di un pezzo. Il giornalista si pone e risponde alle stesse domande che si presumibilmente si pone il lettore:
- Who?
- What?
- When?
- Where?
- Why?
Tenendo facilmente a mente queste domande i giornalisti non hanno la possibilità di dimenticare le informazioni più importanti. Ma il compito di chi scrive è comunque quello di fornire le giuste informazioni e quindi di utilizzare questa mappa concettuale in maniera libera e flessibile. Per esempio, a seconda del tipo di articolo da scrivere, si può aggiungere la domanda “How?” per spiegare come si è svolta la dinamica di un’azione, mentre in altri casi rispondere alla domanda “Why?” può essere rischioso. Lo è in quei casi in cui le ragioni del gesto o di un’azione non sono esplicitate. Sarebbe opportuno che il giornalista non comunichi le sue personali opinioni e interpretazioni.
La tecnica è molto utile è aiuta anche nella capacità di sintetizzare, sempre più importante in seguito alla contrazione dei tempi dedicati all’informazione da un’altissima percentuale di persone. Grazie a questo stratagemma si forniscono nell’immediato le informazioni più importanti e si scende nel dettaglio in un secondo momento, come nello schema della piramide rovesciata, molto utilizzata anche nella scrittura per il web.
Scrivere articoli per la stampa, sia web che cartacea, è una professione e come tale ha i suoi segreti dl mestiere. Lo schema delle 5 w è solo uno di questi, al quale si devono accompagnare le abilità personali, una buona predisposizione per l’ascolto e la comunicazione e ottime capacità di scrittura. Diventare giornalisti professionisti, pubblicisti o professionisti dell’informazione è una grandissima soddisfazione. Non ti resta che superare il blocco del foglio bianco scegliendo una struttura semplice ed efficace come le 5 w o la piramide invertita e poi lasciarti andare al desiderio di raccontare i fatti ed informare.