Problemi di concentrazione nello studio? Consigli da seguire per superarli
I problemi di concentrazione nello studio sono una problematica comune nel mondo degli studenti universitari. Forse, senza ricorrere in discorsi scontati e banali, possiamo affermare che la situazione è andata peggiorando negli ultimi decenni, e soprattutto negli ultimi anni, con l’aumento esponenziale dell’uso di dispositivi elettronici e del tempo trascorso sui social network. Ma cosa si può fare per ridurre le distrazioni e allenare le capacità della mente di restare vigile e attenta. Noi qualche trucchetto lo abbiamo imparato. In questo articolo cercheremo di fornirti consigli pratici e utili per superare anche tu lo scoglio della distrazione e ritrovare una dimensione di concentrazione funzionale allo studio, per raggiungere i migliori risultati possibili all’università di Sassari.
Come concentrarsi nello studio
Partiamo dal presupposto che non siamo tutti uguali, e che le nostre abilità mentali non sono migliori o peggiori di quelle di qualcun altro. La prima regola è non creare gerarchie, non sentirsi inferiori (e neanche superiori) a nessuno. Lo studio non è una gara, semmai è un eterno allenamento. Ed è opportuno affrontarlo con la migliore calma possibile.
Per concentrarti nello studio è utile fin da subito comprendere come funzioni. Nel corso della tua esperienza da studente ti sarai reso conto che il tuo rendimento cambia a seconda delle condizioni intorno a te, del momento della giornata in cui ti dedichi a questa attività, e anche a seconda dello stile di vita che porti avanti. Bene, questo è un primo passo per impostare una routine di studio sana.
La prima regola è dare maggiore spazio alle condizioni che ci permettono di avere una mente più focalizzata, un’energia attiva e positiva e una generale percezione di benessere. Può darsi che le tue performance di studio siano migliori e più “redditizie” nelle ore del pomeriggio, perché ti sei reso conto che la mattina il tuo cervello proprio non ne vuole sapere di attivare processi di apprendimento. Molto bene, pianifica il tuo pomeriggio di studio, e relega alla mattina le altre attività. Ma ricorda di tenere non farti sfuggire le sane abitudini non legate allo studio. Non ridurti all’ultimo momento per preparare i pasti e non dormire fino a tardi. Svegliati ad un orario sufficientemente adeguato per fare tutto con calma, ma non pretendere troppo da te stesso. Se non rientri nei supereroi che puntano la sveglia alle 6 del mattino, fattene una ragione. Siamo in tantissimi, e non ti preoccupare, abbiamo ugualmente raggiunto risultati portentosi.
Dunque, la mattina imposta la routine quotidiana non legata allo studio, prepara pranzo e cena, rassetta casa, prenditi cura di te e fai una passeggiata. Al pomeriggio non avrai più alcun impegno pendente e sarai libero di studiare.
Se fai parte delle persone che hanno problemi di concentrazione nello studio soprattutto nel pomeriggio quanto detto finora può essere semplicemente invertito. Svegliati all’orario che preferisci, cercando di anticipare un poco l’orario per avere più ore del mattino a disposizione per studiare, e fai il reso nel pomeriggio. Facendo attenzione a non andare a letto troppo tardi. Insomma, stiamo cercando di dirti che spesso chi non sa come concentrarsi nello studio deve tenere presente che la concentrazione non dipende soltanto dal momento stesso in cui si siede a studiare ma dalla condizione mentale generale, e da come si vive tutta la giornata, nelle varie attività e momenti che la compongono. Una buona routine di studio è connessa da una buona routine totale. Ma entriamo nel vivo dei suggerimenti pratici. Ecco qualche tecnica di concentrazione, per aumentare le tue prestazioni e i tuoi risultati all’università.
Concentrazione nello studio: creare l’ambiente giusto
Il lungo discorso che abbiamo fatto riguardo alla routine è legato fortemente a un altro discorso che abbiamo particolarmente a cuore. La cura dell’ambiente in cui si vive e si soggiorna, e di conseguenza anche la cura dell’ambiente in cui si studia. Sappiamo che gli studenti universitari sono spesso tacciati di disordine, di mancanza di attenzione ai dettagli della vita quotidiana, e di essere amanti della vita sregolata. Sarà anche vero, ma sappiamo che in fondo ognuno di loro ha il suo metodo per salvarsi dalle derive della sregolatezza.
Qualsiasi metodo da va bene, la cosa più importante è questa: cercare di costruire un ambiente adeguato allo studio. Ci sono moltissime risorse disponibili e utili per trovare la grinta e il modo giusto per farlo. Ad esempio, possiamo suggerirti qualche audiolibro o libro su questi temi: Manuale di pulizie di un monaco buddhista di Keisuke Matsumoto o Il magico potere del riordino Marie Kondo, che ha realizzato anche una miniserie di documentari per la piattaforma Netflix.
In generale l’idea è quella di mantenere il luogo di studio privo del superfluo e dotato esclusivamente del materiale e dell’occorrente per lo studio, unitamente a qualche oggetto che sia in grado di ispirare e richiamare l’attenzione, come candele o altro. Ma certamente in questi manuali troverai altri spunti importanti per preparare al meglio il tuo cervello ad aumentare la concentrazione nello studio.
La tecnologia e le tecniche di concentrazione
Non vogliamo demonizzare la tecnologia come si fa solitamente quando si parla di tecniche di concentrazione. Troppo facile dire: elimina i dispositivi elettronici. Facile dirlo tanto quanto è difficile metterlo in pratica. Posto che una buona dose di digital detox non fa mai male, siamo consapevoli che smartphone e tablet sono diventati una parte di noi e che sono strumenti che ci permettono anche di entrare in contatto con gli altri, di sentirci meno soli e di scoprire cose nuove, aspetti rilevanti in questo momento così difficile per tutti.
Quindi, non ti diremo di abbandonare il cellulare, ma di usarlo in modo intelligente. Ci sono moltissime app per la concentrazione nello studio. Possiamo citare le numerose app per il pomodoro timer, ovvero le applicazioni che ti istruiscono sull’utilizzo della tecnica del pomodoro ti aiutano a gestirla. Oppure possiamo parlare di Forest, che ti limita l’accesso alle funzioni dello smartphone motivandoti a concentrarti. Se ti distrai, esci dall’app e navighi altrove, una piantina virtuale rischia di appassire irrimediabilmente e di morire. Ecco, quella piantina è la tua preparazione in vista dell’esame? Vuoi davvero ridurla ai minimi termini?
Ma divertiti ad esplorare anche altre possibilità offerte dalla tecnologia. Noi ad esempio utilizziamo i video di YouTube realizzati appositamente per migliorare la concentrazione, ad esempio i video ASMR oppure la musica Lo-Fi, o ancora i video con musica e suoni della natura, ne esistono anche con i timer della tecnica del pomodoro incorporati, se vuoi provare la combinazione perfetta!
Questi suggerimenti generali su come aumentare la concentrazione sono solo spunti per cercare un percorso individuale di organizzazione e di autogestione dei processi di studio. È indispensabile concentrarsi su questo aspetto, soprattutto per chi frequenta corsi di laurea presso un’università telematica, ma anche per tutti coloro che attualmente sono costretti a studiare e frequentare da casa, viste le restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus.
Abbiamo tralasciato moltissime altre cose che potevano essere utili, ad esempio le potenzialità benefiche della meditazione sulle funzioni cerebrali e di conseguenza anche sulla capacità di concentrazione, l’importanza del riposo e del mangiare sano e genuino. Ma speriamo che tu sia già a conoscenza di questi aspetti, fondamentali non solo per lo studio ma per la vita in generale.
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