Le 7 cose da eliminare nel curriculum

Si pensa spesso a cosa mettere e troppo poco a cosa eliminare dal cv. Il curriculum vitae è un documento strategico che racchiude esperienze formative e professionali personali e può essere costantemente ottimizzato, sia nel corso del tempo (con l’evoluzione del proprio bagaglio di competenze) sia a seconda della posizione professionale e del contesto lavorativo. In questo articolo ci concentreremo in particolare sulle cose da togliere oppure omettere dal curriculum, per renderlo maggiormente accattivante e raggiungere l’obiettivo prefissato: trovare il lavoro giusto.

Cose da eliminare dal curriculum

scrivere curriculumChiedi ai recruiter, prova a chiedere ai responsabili risorse umane quanti curriculum vitae assurdi ricevono nelle loro caselle di posta elettronica. Moltissimi. Perché spesso sono pieni di dettagli fuori luogo, troppo lunghi e palesemente sconclusionati. Cosa fare per evitare di finire dentro il cestino di una casella e mail importante come quella di chi deve selezionare la tua candidatura. Ti mettiamo in lista sette cose che devi assolutamente togliere o almeno modificare del tuo curriculum.

Informazioni troppo personali

La prima parte è di solito quella anagrafica. Le informazioni personali non solo da cose da eliminare dal curriculum vitae, anzi, sono importanti, ma devono essere quelle giuste. Vanno benissimo nome e cognome, numero di telefono, e-mail e contatti social. Ma per ognuno di questi dati dobbiamo fare delle precisazioni. Sono sufficienti un numero di telefono e un indirizzo di posta elettronica, non trasformare il cv in un elenco telefonico, se possiedi più numeri e indirizzi inserisci solo quelli principali. Ci auguriamo che tu abbia un indirizzo e-mail ufficiale e con una denominazione seria, evita in qualsiasi modo gli indirizzi che contengono soprannomi, citazioni, parole incomprensibili e altro. L’indirizzo personale di casa non è necessario, non verranno a prenderti sotto casa! È sufficiente scrivere la città di provenienza, mentre è importante la data di nascita che aiuta a inquadrare la tua fascia d’età. E con le informazioni personali abbiamo concluso. Assolutamente da evitare informazioni personali secondarie come affiliazioni politiche, credo religioso e opinioni non pertinenti con la ricerca di lavoro.

Foto per curriculum non professionali

Apriamo la campagna: no ai selfie in bagno stampati sui curriculum vitae! Quelle splendide foto di te che sorridi con dietro il rubinetto e il bicchiere con dentifricio e spazzolino sono terribili all’interno di un documento professionale, non comunicano serietà e hanno lo spiacevole effetto di comunicare una leggera trascuratezza nei dettagli.

Anche le fototessere sono troppo fredde, troppo istituzionali. Meglio optare per una via di mezzo, senza per forza ricorrere ad uno shooting di altissimo livello. Però sicuramente la foto troppo informale è una cosa da eliminare dal curriculum. In fin dei conti ci sono così tante persone appassionate di fotografia e che hanno dimestichezza con la strumentazione che non ti sarà difficile individuare un amico disposto a farti un bello scatto con una posa naturale e sorridente su sfondo bianco. Vale la pena di investire un po’ di tempo per una bella foto per curriculum, anche se sembra un aspetto superficiale può davvero fare la differenza.

Esperienze lavorative non pertinenti

Sei un multipotenziale? Buon per te. Cerca di vantartene nei contesti giusti. E con molta probabilità (ma non è sempre detto) questi contesti non corrispondono agli uffici risorse umane. Sarebbe opportuno eliminare e togliere dal cv quelle informazioni sui lavori pregressi che non c’azzeccano niente con la posizione che vorresti ricoprire. Stai in corsa per entrare a far parte di un team di ingegneri? Che importa che hai fatto la stagione da bagnino al lido? Va bene, è importante saper fare un po’ di tutto nella vita, ma tra gli elementi importanti del curriculum vitae bisogna sempre ricordare che la sintesi gioca un ruolo importante. Circoscrivi le esperienze e seleziona solo quelle che pensi possano costruire un’immagine di te calzante, adatta al ruolo proposto o per cui ti candidi.

Informazioni scorrete o false

I fin dei conti va di moda il curriculum creativo, ma per creativo si intende graficamente e strutturalmente diverso dal curriculum vitae formato europeo. Non creativo nel senso “puramente inventato”. Può capitare che la mano sfugga e l’immaginazione galoppi e l’ambizione incalzi, può capitare che ti venga voglia di scrivere che hai preso parte a quel progetto blasonato che tanto valorizzerebbe il tuo background, ma non deve capitare. Devi attenerti ai fatti. E pensare che, in primis, le esperienze che hai fatto hanno comunque un valore, in seconda battuta, che le bugie si tirano dietro un’energia scarsamente favorevole, rischiando di generare incomprensioni, figuracce e anche sanzioni, nei peggiori dei casi. Scrivere il curriculum vitae correttamente, senza gonfiarlo di finti successi, ruoli mai ricoperti, master mai frequentati, non è solo una mossa strategica ma è un imperativo etico.

Pause lunghe tra un’occupazione e l’altra

Adesso viene il bello, abbiamo detto esplicitamente che non è opportuno mentire, e continuiamo a credere che sia un aspetto su cui non si debba transigere. Ma c’è una cosa che viene spesso vista con occhio critico dai recruiter: le pause che separano con grande distanza un periodo di lavoro da un altro. La domanda latente che genera questo aspetto è solitamente questa: ma quindi sei rimasto in panciolle a guardare il soffitto per tutto quel tempo? Questo è sgradevole da dire, ma purtroppo è così, le pause lunghe non suscitano buone sensazioni nei responsabili alla selezione dei curriculum. Allora hai due possibilità: ometterle in qualche modo oppure lasciarle ma prepararti molto bene a rispondere a eventuali domande pungenti che ti piomberanno addosso in sede di colloquio di lavoro.

Errori grammaticali

No, non siamo grammar nazi (soltanto un pochino). Ma scrivere il curriculum senza revisionarlo, lasciando una punteggiatura improvvisata, errori di battitura o peggio ancora errori grammaticali non è assolutamente una buona idea. È un documento scritto! Dev’essere scritto bene. Ok, non siamo tutti propensi alla scrittura, ma un buon amico che ti butta un occhio e ti corregge eventuali strafalcioni ci auguriamo che tu non abbia problemi a trovarlo.

Gli errori sono ancora più brutti quando riguardano i termini tecnici del lavoro, dimostrano che non sei “del mestiere” e il tuo curriculum sarà cestinato prima ancora di essere concluso. Anche per questo, per evitare troppi errori è meglio optare per la sintesi. Non entrare troppo nel dettaglio di ogni singola esperienza, sii chiaro e conciso, e corretto, appunto.

Disordine e confusione

errori curriculumSe il tuo curriculum appare disordinato e confuso non ci sono scuse che tengano, è soltanto colpa tua. Con i tool, i programmi e le piattaforme on line che assicurano la piena libertà nella modifica di layout ordinati, essenziali e graficamente gradevoli non puoi arrampicarti sugli specchi, puoi solo ammettere che non hai dato abbastanza importanza alla redazione del curriculum. Male, molto male. Ma a tutto c’è rimedio. Ci auguriamo che tu non debba passare tutta la tua vita a inviare curriculum ma con grande probabilità ti ricapiterà altre volte nella tua vita, corri ai ripari e cerca di dare un’impostazione cronologicamente e tematicamente lineare, ben strutturata anche dal punto di vista grafico. L’occhio cattura fin da subito delle impressioni sottili, che rappresentano la base per lo sviluppo dell’idea successiva, del verdetto finale che implicherà la tua assunzione o meno, vuoi davvero lasciare al caso l’impaginazione del curriculum vitae?

Questi punti indicano quali sono le cose da eliminare dal cv, elementi da modificare o eliminare direttamente per rendere il documento pronto a raggiungere l’obiettivo per cui è stato pensato: aprirti, anzi, spalancarti le porte del mondo del lavoro. Buona fortuna!

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