I 5 luoghi nascosti della Sardegna che dovresti conoscere

Se stai cercando luoghi nascosti in Sardegna capiti nel posto giusto. Siamo attenti conoscitori dell’isola e la conosciamo perfettamente, anche e soprattutto i luoghi più particolari, meno battuti dagli itinerari turistici, misteriosi e affascinanti. Amiamo quest’isola del Mediterraneo così particolare, selvaggia e autentica. E vogliamo accompagnarti a scoprirla per bene, ti vogliamo portare dove nessun’altra guida turistica ti porterebbe. Serve un bagaglio leggere e tanta voglia di avventura, siamo certi che non ti manca. Dunque sei dei nostri, si va!

Bellezze nascoste della Sardegna

posti da vedere in SardegnaÈ ovvio e scontato che la prima cosa che viene in mente pensando ai luoghi nascosti della Sardegna sono le spiagge incontaminate, di sabbia fina, di sabbia rosa, di sabbia che sembra riso. Ma non c’è solo il mare, anche se questo elemento rappresenta uno di quelli che maggiormente caratterizza la bellezza di questo angolo di Mediterraneo. In questo mini tour esclusivo vogliamo portarti oltre l’orizzonte fatto di arenile e mare color smeraldo, vogliamo portarti ad assaporare tutti gli aspetti: la cultura, le tradizioni, le genti e la loro storia. Abbiamo scelto cinque posti che solo pochi turisti visitano, ma che molti sognano di visitare.

Il Museo del Bisso a Sant’Antioco

Tra le cose da vedere in Sardegna questa è la più legata al patrimonio storico e culturale del mare. La Sardegna, votata a un’economia agropastorale, sembra possedere meno bagaglio culturale legato alla dimensione marina e più di quello legato alla dimensione terrestre. Ma questa eccezione conferma che le sorprese e le destinazioni da scoprire in Sardegna quando hanno il profumo del mare diventano particolarmente affascinanti. Il Museo del Bisso si trova a Sant’Antioco, nella provincia Sud Sardegna (sai che in Sardegna aggiungono ed eliminano province ogni qualche anno, che confusione!) e dentro viene custodito l’opera di Chiara Vigo, l’ultimo maestro vivente del Bisso, un filo dorato che si ricava dalla bava della Pinna Nobilis, una cozza gigante. Questa tradizione antica del Mediterraneo è scomparsa ovunque ma non in Sardegna. Se entrerai nel Museo ti renderai conto del fascino che si nasconde dietro questa tradizione millenaria.

Il giardino sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate

Tra i luoghi nascosti della Sardegna ce n’è uno dove le pietre cantano. Davvero. È la magia di una terra che si è fusa nella terra e nella pietra fin dai tempi dei nuraghi. È la magia che è riuscito a creare un artista ormai scomparsa e che la sua gente e l’arte intera piange dolorosamente: Pinuccio Sciola. Fino a qualche anno fa era ancora possibile incontrare il maestro tra le sue pietre scolpite, scalzo, a osservare le sue opere. Ora il giardino è visitabile. Ci sono oltre cinquecento pietre diverse lavorate in modi diversi, pietre giganti che, a seconda del taglio o della forma che hanno assunto, se sfregate, colpite, accarezzate producono dei suoni, una musica che incanta lo sguardo e il cuore. È un’esperienza perfetta per chi si trova nei dintorni di Cagliari.

Il fiume caldo di Santa Maria Coghinas

Il Coghinas è un fiume caldo che nasce nell’altipiano di Buddusò e sfocia nel golfo dell’Asinara, a Valledoria. Il termine Coghinas significa cucine e deriva dalla presenza di acque calde che appunto sgorgano nel borgo di Santa Maria Coghinas in cui è presente un complesso termale presente già in epoca romana. Quindi, a soli dieci chilometri dalle spiagge più belle del golfo dell’Asinara è possibile recarsi presso il fiume e concedersi un bagno caldo. Le terme non sono usuali in Sardegna, per cui questa località rappresenta una vera chicca. D’inverno il fiume non si scalda a sufficienza, nonostante dalle sorgenti sgorghi acqua anche a 75°, ma d’estate è bellissimo farsi il bagno quando cala il sole, e dall’acqua si innalza un vapore suggestivo. Peccato per l’hotel di forte impatto visivo proprio di fronte al fiume e dinanzi a quella che poteva essere natura incontaminata.

L’isola de L’Asinara

Tutti quelli che puntano la Sardegna d’estate e anche gli stessi sardi mettono tra i posti da vedere in Sardegna l’isola de La Maddalena. E per carità, è straordinaria, con quei suoi graniti lavorati magistralmente dal vento. Ma non è l’unico gioiello. C’è un’isola ancora più incontaminata, patria di colonie di asinelli bianchi e di tartarughe marine, ed è l’isola de L’Asinara. È forse conosciuta ai più per via del carcere di massima sicurezza in cui Falcone e Borsellino scrissero il maxiprocesso, si tratta di un piccolo paradiso di macchia mediterranea (per lo più velenosa, a causa della riproduzione incontrollata di capre che hanno mangiato le specie non velenose, e per cui è stato assunto un corpo speciale di forestali incaricato di catturarle e recapitarle ai pastori che ne fanno richiesta). Un trekking in queste zone ti permetterà di capire cosa vuol dire la parola: incontaminato.

La Valle della Luna

In qualche modo dovevamo parlare di mare e spiagge. Ma abbiamo scelto una località che per quanto incantevole colpisce anche per le curiosità legate alla sua storia. D’estate è più conosciuto, ma in primavera è davvero uno dei luoghi nascosti della Sardegna più particolari, capaci di togliere il fiato per tanta spettacolarità. Si tratta proprio di una sorta di morbida valle che degrada verso il mare, tutto intorno la roccia granitica si staglia imponente e lavorata ad arte dal vento, creando un panorama naturale che sembra scolpito da un Dio. Una delle bellezze nascoste della Sardegna che non ha niente da invidiare alle meraviglie del mondo.


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