Come scrivere una tesi di laurea in diritto medievale?
Scrivere una tesi di laurea in diritto medievale è un bell’impegno. Il diritto medievale è avvincente ed entusiasmante, si concentra sulle ultime fasi del diritto romano, analizzando l’ultimo periodo successivo all’imperatore Costantino e arrivando fino alla caduta dell’Impero romano d’Occidente, e fasi posteriori: invasioni barbariche, affermazione della Chiesa e via discorrendo fino alla fine del Medioevo.
argomenti davvero interessanti, ma come riuscire a costruire una tesi efficace e valida? Ecco i nostri consigli per gli studenti della facoltà di Giurisprudenza di Sassari e per tutti gli studenti e le studentesse che vogliono conseguire la laurea con un elaborato finale in questa disciplina.
Tesi diritto medievale: scopi generali e prerequisiti
Una tesi in diritto medievale e moderno è un lavoro personale dello studente, supportato, supervisionato e approvato dal docente relatore, che analizza un fenomeno giuridico nella dimensione storica del periodo medievale, inquadrando il diritto attuale all’interno di un disegno in evoluzione costante. La tradizione giuridica giunta fino a noi pone le basi in questa fase precedente della storia europea, una storia più che millenaria. La tesi in diritto medievale ha il merito di restituire questa la grandezza di questa storia raccontandone una parte.
Gli studenti che scelgono di percorrere un cammino di elaborazione di una tesi in diritto medievale devono possedere determinati prerequisiti che garantiscono la piena consapevolezza dell’insegnamento. In particolare ci si aspetta che il futuro laureato in Giurisprudenza sappia:
- Conoscere e distinguere i periodi, gli istituti giuridici e le principali figure di riferimento della storia del diritto europeo, con particolare focus sul diritto medievale e moderno che ha scelto come ambito per la scrittura della tesi
- Comprendere e gestire il quadro delle fonti giuridiche relative ai diversi ambiti: consuetudine, legislazione, dottrina e giurisprudenza
- Avere presenti e saper connettere gli assunti della storia giuridica con quelli della storia politica, sociale ed economica
Questi prerequisiti garantiscono che lo studente abbia piena dimestichezza con la materia scelta e con materie affine, e rappresentano un’ottima base per elaborare e realizzare un contributo finale degno di nota e capace di lasciare l’impronta sulla commissione di laurea. La capacità di interpretare e riconoscere il diritto nella sua prospettiva storica e mutevole nel tempo, attraversato da dinamiche continue di rottura e continuità, è fondamentale per impostare il lavoro in modo proficuo e convincente, ed è quanto ci sia aspetta da uno studente che si sia applicato con determinazione e serietà nel suo corso di laurea in Giurisprudenza.
Tesi di laurea in Diritto Medievale: argomenti generali
Le tesi in diritto medievale e moderno possono coprire una varietà di argomenti e di aspetti notevole, ma possiamo inserire gli argomenti per la tesi di giurisprudenza su questa specifica branca all’interno di una griglia di contenuti generali.
In linea di massima gli argomenti più rilevanti del diritto medievale riguardano i vari periodi e le varie fasi che segnano il Medioevo, ovvero:
- Il periodo altomedievale (diritto dei regni germanici, età feudale)
- Il rinascimento giuridico medievale (dal secolo XII al secolo XV) con particolare riferimento alle fonti, alle istituzioni e all’allora vigente cultura giuridica contrassegnata dall’importanza di alcune figure e istituzioni come: scuola di Bologna e università minori, i Glossatori, il diritto canonico classico, i Commentatori.
- Età dell’assolutismo: il sistema delle fonti, la scuola culta e la giurisprudenza consulente e giudicante
- L’età delle riforme: l’illuminismo giuridico e le fonti del diritto nel Settecento
Per ognuno di questi periodi e di queste fase si possono declinare diversi argomenti, ma è opportuno avere quantomeno un’idea generale ma chiara delle fonti e degli istituti che all’epoca e nel susseguirsi degli eventi hanno avuto importanza. A partire da un bagaglio di conoscenze di base su queste linee generali si potrà costruire un ottimo progetto di tesi. Vediamo come scegliere l’argomento.
Scegliere l’argomento della tesi di laurea in diritto medievale
La tesi è il primo lavoro personale e autonomo di una certa consistenza gestito e redatto dallo studente prima di lasciare gli studi universitari. Lo svolgimento del lavoro di tesi nasce da un’idea. L’idea dev’essere non per forza originale ma quantomeno promettente, affrontato in modo scrupoloso e anche innovativo, laddove il tema lo consenta.
Il consiglio principale è quello di rivolgersi e affidarsi sempre al relatore, trovando continui accordi tra le intenzioni personali e le indicazioni didattiche del docente. Le indicazioni che fornisce sono utili a orientarsi e sono funzionali a fare in modo che:
- L’argomento scelto per la tesi possieda realmente dei criteri scientifici, tramite un corretto uso di fonti adeguate, giusta distanza critica e scelta di un tema non abusato o già trattato spesso in precedenza
- L’argomento non sia eccessivamente generico e dispersivo, troppo ampio per un lavoro di tesi destinato a concludersi entro la sessione di laurea senza lasciare in sospeso le risposte alle domande che la tesi apre e intende affrontare e senza correre il rischio di fornire ricostruzioni superficiali
- L’argomento venga affrontato appoggiandosi e facendo costante riferimento a una base documentaria e a fonti solide, serie e scrupolose
Il docente avrà cura la tesi sia un lavoro capace di incontrare l’entusiasmo e l’interesse dello studente, coinvolto in prima persona in mesi di lavoro intenso. La ricerca dell’argomento in diritto medievale non è mai estremamente semplice, nasce spesso da suggestioni che il docente contribuisce ad affinare e mettere a punto, giungendo in modo graduale all’argomento definitivo, quando si può finalmente incominciare a impostare le fasi del lavoro.
Tesi di diritto medievale: le fasi
Siamo giunti quasi al termine del nostro contributo su come scrivere una tesi in diritto medievale, e non potevano mancare le indicazioni su come strutturare il lavoro, farsi uno schema da seguire, e procedere nella stesura in modo organizzato e puntuale.
Il lavoro, prima ancora della fase di scrittura della tesi vera e propria, andrebbe pianificato così:
- Ricerca e approfondimento delle conoscenze nell’argomento scelto, tramite le fonti più importanti e i lavori rilevanti che lo riguardano
- Selezione critica delle fonti letterarie e documentali
- Esame delle fonti (in cui si eliminano dalla selezione quelle superflue e si organizzano quelle utili)
- Ipotesi di schema e dell’eventuale scaletta
- Raccolta di appunti, indicazioni, ulteriori materiali e studio analitico delle fonti esaminate
- Perfezionamento dello schema, conferma dell’impostazione del lavoro e inizio della stesura
Da qui in poi si entra nel vivo del lavoro e dell’esperienza. Questo genere di lavoro, così organizzato e preciso contraddistingue il lavoro di tesi da tutti i precedenti esami. Non si tratta di una sessione qualsiasi ma del momento in cui per mesi dovrai dedicarti all’elaborazione di un prodotto tuo.
All’interno di questo lavoro deve emergere il tuo bagaglio di conoscenze ed esperienze in ambito giuridico, ma non solo. Da un lavoro di tesi ci si aspetta di notare che lo studente possieda conoscenza di almeno una lingua straniera, per lo meno per quanto riguarda la comprensione scritta di articoli e documenti consultati, benché gli studi italiani siano prevalenti anche le fonti straniere contribuiscono ad arricchire il lavoro con prospettive e punti di vista interessanti ed arricchenti. In vista di una preparazione sempre più internazionale e di un respiro sempre più aperto alle tendenze estere gli studenti devono sapersi destreggiare in modo abile all’interno della produzione straniera degli studi giuridici.
Ci auguriamo che questa guida sia stata di tuo gradimento e di valido aiuto, quantomeno ad orientarti nel processo di decisione che segna uno dei momenti più importanti della tua carriera formativa e indubbiamente il più importante della carriera accademica nella facoltà di Giurisprudenza in cui stai per laurearti.
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